Ste bon Burdel

Anche se non amo riprodurre scene di guerra, ciò che mi intriga particolarmente sono le vicende umane e le loro interazioni. A volte l'ispirazione mi nasce da una immagine, da una idea o come in questo caso da una storia.

Ero alla presentazione del libro intitolato "Andare per la linea Gotica, del Prof. Andrea Santangelo e questo quadro si ispira alla seconda guerra mondiale e il luogo dove si svolge la storia è il paesino di Gemmano situato su una collina di 400 metri nel riminese, punto strategico per mantenere la posizione per il 100° reggimento tedesco. Qui gli alleati trovarono una determinata resistenza, ma dopo vari tentativi quando riuscirono ad entrare in paese e a combattere casa per casa accadde un fatto che ancora oggi si ricorda. Da quel che restava di una casa si aprì una porticina e nonostante ancora si combattesse usci una vecchietta probabilmente spinta dalla fame e stanca di stare rinchiusa nello scantinato. Tra lo stupore dei soldati tedeschi e inglesi per quella insolita presenza, smisero di combattere e lei, avanzando con la massima naturalezza e con passo gravoso, disse in dialetto romagnolo "State buoni ragazzi, che vi fate male!"
Ebbene a questo aneddoto originale e curioso, con un breve ma significativo dialogo, tra l'altro in dialetto romagnolo che ancora non avevo osato scrivere, non ho saputo resister