La speranza del futuro è nel ricordo

(Opera realizzata per la mostra itinerante "Gotica80")

Amo comunicare attraverso messaggi, icone e simbologie per ampliare la percezione dell'osservatore, dire qualcosa in più e trasmettere sempre qualcosa di positivo che giustifichi la nostra intelligenza.
In questa mia opera ci sono diversi elementi oggettivi, come l'elmetto rovesciato impigliato nel filo spinato , l'Arco d'Augusto tra le macerie di una città, la mappa che segna una linea, che ci fanno capire il luogo, le terre del riminese e il momento storico, ossia il passaggio della linea gotica o meglio, i bombardamenti a seguito della resistenza dei tedeschi all'avanzata degli alleati nella seconda guerra mondiale.

Ma il simbolo per eccellenza che rappresenta il ricordo di un conflitto e la sua fine, la fine della devastazione più totale e della sofferenza umana, cioè il futuro, sta proprio nell'appropriarsi di un oggetto da guerra trasformandolo in un oggetto di continuità, che trasforma il passato in presente: "l'elmetto", strumento di morte, che contribuisce alla nuova vita, rappresentata non dall'uomo spesso incoerente e poco saggio, ma in questo caso dal corso della natura, come massimo segno di purezza e di speranza.

Quel simbolo sono gli uccellini nel nido, che aspettano di essere imboccati perché, a prescindere da tutto, hanno la vita davanti.

Commemorare qualcosa è ricordare il passato sempre con lo sguardo al futuro, per non ripetere gli stessi errori.